Scollature e corpi scoperti

La verità è che le mie spalle nessuno le deve toccare senza il mio consenso, e non dovrei essere io a mettere confini, dovrebbe essere scontato.

Indossavo uno dei miei vestiti preferiti, spalle scoperte, colori sgargianti. Ero contenta, mi sentivo bene.

Peccato che qualcuno ha inteso le mie spalle scoperte come un invito a toccarle, senza il mio consenso, troppo a lungo e in un modo che mi ha davvero infastidita… 

E io cosa ho fatto? 

Niente, ho subito questo tocco indesiderato perché nel mio disagio non sapevo come reagire. Ho subito perché nel mio intimo non volevo mettere a disagio questo uomo, che conosco un po’ ma non troppo, con una reazione di rifiuto, quella che davvero sentivo dentro. Esternamente ho fatto finta di niente, interiormente sono rimasta male con lui e pure con me, per la mia incapacità, per il mio indottrinamento alla sottomissione che non è facile da superare.

Le donne impariamo sin da piccole ad accontentare, a non mettere gli altri a disagio, a stare calme, a non fare troppo chiasso, a non occupare troppo spazio per non infastidire... E sono proprio questi insegnamenti, questi indottrinamenti socio-culturali a svolgere il nostro ruolo di donne, che spesso non ci permettono di fare fronte alla violenza e all'invasione del nostro spazio vitale che subiamo di continuo. 

In più ci sentiamo inadeguate e ci colpevolizziamo perché non siamo in grado di rispondere all’altezza o, addirittura, mettiamo in dubbio la nostra percezione, perché abbiamo anche imparato che le donne sono troppo emotive ed esagerate, e che gli uomini non hanno cattive intenzioni… 

Ma la verità è che le mie spalle nessuno le deve toccare senza il mio consenso, e non dovrei essere io a mettere confini, dovrebbe essere scontato.

Dopo questa situazione ho pensato di condividere il mio disagio con qualcun*, ma ho pensato: mi diranno che esagero e che ho inteso male, o magari che non c’è niente, che ci sono altre cose più gravi. Non ho sentito di avere uno spazio sicuro per raccontare questa situazione, temendo di essere giudicata io, non quest'uomo che mi ha toccata senza il mio consenso facendomi sentire a disagio.

E se ho deciso di scriverlo e pubblicarlo è perché penso che la mia esperienza, anche se poco grave nella scala delle violenze, possa essere utile a illuminare ciò che succede rispetto alla violenza maschile contro le donne. 

Meccanismi sottili ma funzionali a mantenerci in una posizione di subalternità, a condizionare i nostri gesti e le nostre scelte. Anche quella di cosa indossare per non essere troppo appariscenti, troppo volgari, troppo esposte agli sguardi sgradevoli e, nei peggiore dei casi, che qualcuno interpreti la nostra scolatura come un invito ad essere toccate. 

Ma no, non è una scollatura o una minigonna a causare la violenza, l’unica causa della violenza è l’uomo che la agisce e la cultura patriarcale che glielo permette e lo legittima.

Spero che gli uomini che mi leggono possano riflettere e pensare prima di toccare una donna, anche sottilmente, solo perché una parte del loro corpo è scoperta.

Se ci scopriamo è perché ci sentiamo libere di farlo, non perché desideriamo essere toccate senza consenso.

Avanti
Avanti

Le apparenze ingannano